Recensione Shattered Horizon PC Shattered Horizon Trucchi,Soluzione,Codici,Download

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  1. Shining Star.
     
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    Recensione Shattered Horizon PC Shattered Horizon Trucchi,Soluzione,Codici,Download



    La linea di demarcazione che separa un prodotto pensato per essere originale e uno tipicamente classico è sempre molto sottile, soprattutto in campo videoludico. Questo perché, il più delle volte, un videogioco che si fa fregio di una presunta originalità, a conti fatti difficilmente mantiene le aspettative e cerca di rimanere ancorato a certi standard ormai prefissati. Forse per paura nel cambiare le cose, forse per questioni di mercato che raramente coincidono con la parola innovazione. Allora vengono proposti continuamente prodotti, seppure validi, creati con lo stampino il cui prevalente scopo è quello di fare “record di vendite” e gonfiare le tasche delle software house, lasciando poco spazio a nuove idee. Fortunatamente a volte, ci sono delle mosche bianche nate per lo più come progetti indipendenti, che cercano di proporre esperienze di gioco fresche. Capita di rado che, paradossalmente, anche grandi publisher vadano contro corrente. Basti pensare a Electronics Arts ed alla scommessa Mirror’s Edge: un progetto coraggioso e interessante, troppo spesso sottovalutato.
    Andiamo ora a vedere dove si colloca questo Shattered Horizon, prima creatura nata dalle menti del team di sviluppo finlandese Futuremark, new entry nel vasto panorama videoludico, ma già famoso per i benchmark 3Dmark.

    Cara vecchia Luna
    In un futuro non poi cosi lontano, l’uomo inizia a investire sulla Luna stabilendo delle basi minerarie per l’estrazione di pietre preziose, ricavandone ingenti profitti. Come però spesso accade, la situazione sfugge al controllo e una violenta esplosione mineraria fa distaccare dalla Luna una grande quantità di detriti che vanno a creare attorno all’orbita terrestre una scia di frammenti lunari, denominata “Arco”.
    Da quel momenti le due fazioni presenti sulla Luna si troveranno contrapposte di fronte a quanto accaduto. La I.S.A. composta da scienziati e astronauti intrappolati nella Stazione Spaziale Internazionale, il cui compito è quello di riuscire a scoprire chi siano stati i veri colpevoli dell’esplosione lunare, e la M.M.C. di cui fanno parte gli operai, con molta probabilità, responsabili della catastrofe. Questi ultimi, esiliati dalla Terra dovranno guardarsi dalla I.S.A. e dalle forti accuse mosse nei loro confronti. Questa è la scenografia che fa da sfondo a Shattered Horizon, e sebbene sia irrilevante a fini del gioco, risulta utile nel coinvolgimento ludico in cui si inserisce il giocatore.

    Calpestabili e Non Calpestabili
    La componente più importante per un titolo che vede nella sua ragione d’essere esclusivamente
    il multiplayer, sono le modalità di gioco e le mappe che compongono le varie tipologie di sfida. Una volta selezionato uno dei vari server presenti nel menu, che indicano latenza, modalità di gioco, numero di giocatori (fino a 32) e mappa, viene scelta la fazione di cui fare parte, ovviamente fra I.S.A. e M.M.C.. Per quanto riguarda le modalità di gioco, ne sono presenti tre. Battle, in cui le due squadre rivali si contendono dei punti di controllo; Assault, dove una squadra difende i punti di controllo, mentre l’altra cerca di conquistarli, per poi invertirsi di ruolo finita la partita; infine Skirmish, in parole povere il classico deathmatch a squadre, dove ha la meglio chi fa più uccisioni.
    Fatta eccezione per quest’ultima, il principale compito del giocatore, oltre ad eliminare i membri dell’altra squadra, è fondamentalmente quello di conquistare o difendere i punti di controllo, niente di più simile al “cattura la bandiera” di un Unreal Tournament qualunque. Per sfruttare la peculiarità di questo titolo sarebbe stata sicuramente gradita anche la presenza di una modalità più innovativa, magari facendo leva sull’assenza di gravità e le leggi della fisica, ma sembra che Futuremark non abbia voluto osare più del dovuto. Dove invece gli sviluppatori non hanno messo freni alla loro creatività è nelle quattro mappe, le quali possono essere classificate in due gruppi in base alla loro conformazione morfologia e strutturale: “calpestabili” e “non calpestabili”. Le prime, Moondust e Flipside, sono composte essenzialmente da enormi frammenti lunari, che rappresentano una considerevole superficie terrestre su cui sorgono anche piccoli fabbricati. Invece le mappe non calpestabili, raffigurate dalla stazione spaziale ISS e dall'Arco di frammenti lunari The Arc, sono quasi sprovviste di un qualsiasi tipo di suolo, fatta eccezione per i pannelli e le intelaiature che compongono ISS e per i frammenti di roccia, più o meno grandi, presenti lungo l’Arco.
    Anche dal punto di vista della difficoltà le mappe differiscono fra loro. E' inffati ovvio che il giocatore si troverà più a suo agio avendo a disposizione una superficie a cui fare riferimento, rispetto alla situazione in cui si trovi quasi completamente privo di un qualsiasi tipo di terreno sotto i suoi piedi. Dobbiamo comunque ammettere che le mappe prive di una superficie calpestabile rappresentano maggiormente lo spirito e la filosofia di gioco, sebbene ciò renda la giocabilità più complessa, soprattutto inizialmente.

    Fluttuando nello Spazio
    Shattered Horizon si presenta come uno sparatutto multiplayer sulla carta decisamente fuori dagli schemi. A testimoniarlo è un impatto iniziale davvero poco felice, a causa di un sistema di controllo decisamente ostico. Quest'ultimo, nonostante una distribuzione dei comandi ancora legata fortemente agli standard canonici del genere, deve per forza di cose includere anche i controlli indispensabili per muoversi in assenza di gravità, un fattore decisamente rimarchevole nel momento in cui si entra in azione. Comunque, dopo qualche ora si gioco, si inizia ad avere una certa dimestichezza con i vari comandi e via via si affievolisce quella sensazione di frustrazione, inizialmente decisamente fastidiosa. Come già detto, oltre ai comandi più classici ne sono stati inseriti altri, così da rendere più facile la vita del cosmonauta. In primis la possibilità di calamitarsi a terra fino ed incollarsi al terreno allineandosi parallelamente con quest’ultimo, molto utile nel caso in cui si voglia attivare un punto di controllo e appostarsi in certe zone della mappa, ma anche semplicemente evitare la perdita dell’orientamento con un conseguente “mal di spazio”. Una volta che i piedi sono ben piantati a terra, Shattered Horizon si differenzia ben poco da altri sparatutto, anche se restare in questa posizione non gioverà molto al vostro stile di combattimento, in quanto l’astronauta si rivela decisamente lento e goffo a differenza di quando si trova in volo. La maggior parte del tempo la passerete infatti fluttuando nel vuoto, anche per una semplice mancanza di terreno sotto i piedi.
    Per quanto riguarda invece le situazioni in volo, l’unico aiuto che viene incontro al giocatore è un particolare sistema di raddrizzamento della visuale, che attraverso il tasto destro del mouse può essere ruotata a piacimento andando a simulare una torsione. Un altro comando interessante è il sistema di spinta, innescabile attraverso i propulsori della tuta spaziale, il quale va a sostituire come principio e utilità la semplice corsa presente in tutti gli sparatutto più classici. In quanto ad armi, Futuremark è andata decisamente al risparmio, proponendo un solo mitragliatore a 60 colpi con munizioni infinite, escludendo così la possibilità di personalizzare un proprio stile di combattimento. Va però detto che il fucile si rivela molto duttile, è infatti dotato di tre tipi di granate, questa volta limitate a soli quattro colpi. Si ha la granata fumogena, utile per disorientare l’avversario e coglierlo di sorpresa; l’onda d’urto, che spazza via chiunque si trovi a portata di tiro, senza troppi complimenti; infine, la granata che paralizza il nemico creando attorno ad esso una sfera elettrica. Oltre alle granate, il fucile dispone anche di una sorta di baionetta per gli attacchi ravvicinati e di un mirino di precisione, che si rivela efficace solo nel caso in cui spariate tenendo i piedi ben piantati a terra, altrimenti troppo instabile per riuscire a prendere la giusta mira.

    Ma quale 3Dmark
    I ragazzi di Futuremark, nonostante la loro forte esperienza nel campo dei benchmark grafici, non hanno saputo realizzare un prodotto tecnicamente valido. Nonostante qualche texture in alta definizione, troppe risultano slavate e prive di dettaglio, i modelli poligonali dei personaggi poco curati, cosi come le animazioni che li muovono legnose e irreali. Anche gli ambienti, seppure molto suggestivi grazie a fondali di un certo fascino, non sono stati creati con la giusta precisione e cura nei dettagli.
    Ci chiediamo allora quale sia il motivo dietro a requisiti hardware così alti, ed alla necessità delle DirectX 10 (e quindi di Windows Vista o 7), se poi, a conti fatti, il comparto tecnico si rivela poco più che mediocre. L’unica nota positiva è da notare nel comparto d'illuminazione e nell’ottima implementazione del motore fisico Physx di Nvidia, che riesce a orchestrare magistralmente tutte le situazioni di gioco, restituendo in maniera realistica le reazioni degli astronauti in base alle leggi della fisica. Il comparto audio è sufficiente nelle fasi di gioco, ma è decisamente impreziosito dalle azzeccate ed evocative canzoni del musicista finlandese Markus "Captain" Kaarlonen, che compaiono durante i vari menu. Il netcode si comporta ottimamente, senza problemi di lag o qualsiasi altro rallentamento. Purtroppo i server, che ospitano fino a 32 giocatori, difficilmente sono pieni e in certi momenti della giornata risultano semideserti. Un vero peccato.

    Hardware

    Requisiti Minimi
    Processore Intel Core 2 Duo E6600 o AMD Athlon64 X2 5600+
    Scheda video NVIDIA GeForce 8800GT o ATI Radeon HD 3870
    2 GB di RAM
    1,5 GB di spazio libero su hard disk
    Windows Vista o Windows 7
    Connessione a internet a banda larga

    Requisiti Consigliati
    Processore Intel Core 2 Quad Q6600 o AMD Phenom II X4 940
    Scheda video NVIDIA GeForce GTX 260 o ATI Radeon HD 4870
    2 GB di RAM
    1,5 GB di spazio libero su hard disk
    Windows Vista o Windows 7
    Connessione a internet a banda larga

    Commento Finale
    È indubbio il fatto che Shattered Horizon abbia portato una ventata di aria fresca nell’inflazionatissimo genere degli sparatutto. Purtroppo sono presenti lacune di troppo, probabilmente legate all’inesperienza nel campo videoludico di Futuremark, che non fanno prendere il volo a questo titolo. Su tutte una realizzazione e ottimizzazione tecnica mediocre, la presenza di una sola arma e appena tre modalità di gioco. Inoltre la richiesta del Sistema Operativo Windows Vista o 7 e un computer di fascia medio/alta, vanno ad incidere pesantemente sul numero dei potenziali giocatori. E’ comunque doveroso ricordare che futuri aggiornamenti potrebbero rendere l’esperienza di gioco maggiormente varia e divertente.
     
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